E' da parecchio tempo che non scrivo su
questo blog; il tempo scarseggia ed è sempre emozionante passare
quel poco tempo disponibile fotografando e non scrivendo...ma oggi è
giunto il momento di condividere quei momenti passati ad ammirare il
mondo e le sue creature, come quel breve ma intenso weekend di
giugno...
27 giugno 2015
E’ già passato un mese da quando io,
Andrea e Matteo ci siamo finalmente decisi sulla destinazione per un
weekend fotografico tra amici. Tutto organizzato, sveglia presto ed
eccoci in partenza...destinazione: Rifugio Locatelli, il nostro punto
di riferimento per la scoperta delle tre Cime di Lavaredo e delle
Dolomiti di Sesto, tra paesaggio, natura e fotografia notturna.
Il meteo per oggi prevede nuvole,
pioggia, vento...ma quella piccola scritta sul cellulare che dice
“variabile” e “sereno” alle ore 2:00 di notte...non ci fa
scoraggiare e siamo già in autostrada a parlare di diaframmi,
cavalletti e tecnica fotografica.
Ore 11.45 circa, siamo al primo
checkpoint della giornata, il piazzale del rifugio Auronzo, dove
abbandoniamo l'automobile e partiamo sul sentiero della nostra
piccola spedizione con pesanti zaini da trekking addobbati come
alberi di natale da treppiedi pendenti.
Come da meteo, ci incamminiamo sotto un
cielo terso e ad intermittenza ci troviamo ricoperti da gocce
d'acqua; procediamo con passo deciso sperando di non finire in mezzo
a fitte piogge, ammirando il volo dei gracchi alpini che popolano
queste zone.
Dopo pochi chilometri superiamo il
secondo rifugio sul nostro sentiero, il rifugio Lavaredo, e lo
superiamo senza esitazioni osservando le altre persone in attesa di
polenta, funghi e carne d'alta quota.
Il cielo è grigio e puntiamo dritti
alla forcella Lavaredo, valico accanto ai 3 monoliti che dominano la
vallata. Salendo con il nostro pesante carico sulle spalle, giungiamo
finalmente sulla forcella Lavaredo ed ecco: sulla sinistra le tre
Cime di Lavaredo, davanti a noi la Croda Rossa e nella vallata il
Rifugio Locatelli.
Sulle pareti rocciose dominano la
vallata le fessure delle trincee scavate nella roccia, ricordando che
quei luoghi sono stati testimoni della Prima Guerra Mondiale.
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Vista delle tre Cime di Lavaredo (dalla focella Lavaredo) |
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La Croda Rossa al termine della vallata |
Decidiamo di contemplare il panorama
facendo una breve sosta e mentre scartiamo un piccolo pasto ci
troviamo immediatamente circondati da socievoli gracchi e fringuelli
alpini in cerca di briciole. Non resistiamo, tiriamo fuori la
macchina fotografica e nonostante le ottiche vocate al paesaggio,
immortaliamo i piccoli pennuti con focali improponibili (80 e 100
mm) rimpiangendo di aver lasciato a casa i tele.
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Fringuello alpino (focale 80 mm) |
Ore 13.15 circa, dopo mezzoretta di
scatti ai nostri simpatici amici pennuti li salutiamo e ci dirigiamo
verso il rifugio, il tempo sta migliorando.
Dove pochi minuti arriviamo e possiamo
abbandonare in stanza metà del nostro pesante zaino per dedicare
l'intero pomeriggio alla scoperta di quei luoghi fotografando laghi,
riflessi, montagne ed ammirando le marmotte della zona.
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Lago sotto al Rifugio Locatelli |
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Giochi di luce e colori sul lago |
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Fiori e montagne |
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Fiori e montagne |
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Le tre Cime di Lavaredo e la piccola Chiesetta a fianco del Locatelli |
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Tre Cime di Lavaredo e temporale in arrivo |
Ore 17.00 circa, il tempo peggiora ed
inizia a piovere, facciamo appena in tempo a tornare in rifugio ed
immediatamente arriva un intenso scroscio d'acqua...e non smette.
Ci godiamo dal terrazzo coperto del
rifugio il fresco portato dalla pioggia in attesa della cena,
constatando che quasi tutte le persone in rifugio sono appassionati
di fotografia.
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Risalendo dal lago al Rifugio Locatelli |
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Le panche bagnate del rifugio Locatelli e le tre Cime di Lavaredo |
Ore 19.00 circa, è l'ora della cena!
Sediamo al tavolo con una simpatica famiglia inglese in vacanza
inglese socializzando tra una portata e l'altra e brindando con una
birra fresca.
Arriva il momento del dolce, dalla
finestra arrivano dei raggi di sole, in sala cresce l'agitazione,
tutti i fotografi ingoiano in un solo boccone il dolce per scappare
fuori a cogliere quel momento...e noi...pure!
La luce dura poco, giusto il tempo di
far scendere il sole sotto all'orizzonte. Il tempo peggiora e torna a
piovere, proviamo a vedere se migliora ma niente. Nel frattempo la
temperatura si abbassa, è il momento di dormire e di sperare che
nella notte migliori, puntiamo la sveglia in piena notte sperando di
poterci svegliare ed ammirare il cielo stellato.
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Tre Cime e Luna |
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Luna sulle Cime, Rifugio e Chiesetta |
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Lago sotto al Rifugio sotto sera |
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Lago sotto al rifugio (lunga esposizione) |
28 Giugno 2015
Ore 2:00 circa, ci svegliamo
lentamente, guardiamo dalla piccola finestrella della nostra
stanza...ed ecco il cielo stellato! Colti da agitazione come dei
bambini il giorno di Natale, ci vestiamo in fretta e usciamo dal
rifugio...tre passi e...udiamo un tuono! Fortunatamente è un saluto
al cielo stellato scaturito da un posteriore della nostra spedizione
che termina in una risata felice di gruppo.
Torce frontali piazzate in testa, ci
piazziamo per quello spettacolo: le tre cime di Lavaredo con la via
Lattea proprio sopra ad esse.
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Via Lattea e sagoma delle Tre Cime di Lavaredo |
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Cielo stellato e Cime di Lavaredo |
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Rifugio Locatelli e vallata sotto il cielo stellato |
Il tempo di qualche scatto ed arrivano
subito i primi raggi del mattino.
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Panoramica della vallata all'alba |
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Alba sulle tre Cime di Lavaredo |
Ore 6:30 circa, torniamo in stanza per
recuperare un'oretta di sonno.
Qualche ora dopo ci svegliamo in tempo
per la colazione, poi ripartiamo sulla via del ritorno sotto uno
splendido sole riprendendo nelle nostre fotografie tutti gli scorci
che ci siamo persi all'andata.
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Depositi per biciclette |
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Vista dalla fessura di una trincea |
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Trincea sotto alle tre Cime |
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Le tre cime dalla forcella Lavaredo |
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Retro delle tre Cime di Lavaredo |
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Retro delle tre Cime di Lavaredo |
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Resti di mura lungo il sentiero |
Ore 12.00 circa siamo al punto di
partenza; salutiamo questi splendidi posti davanti ad un piatto di
polenta e ritorniamo a casa con i nostri scatti, pensando già alla
meta della nostra prossima spedizione.
S.P.